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21 Maggio 2021

D-Orbit: nuovo successo nella missione PULSE

L’azienda di trasporto spaziale ha completato la fase di deployment e ha eseguito manovre di cambio d’orbita, segnando un importante passaggio da servizi di rilascio di precisione a servizi di trasporto orbitale. Si apre ora la fase di dimostrazione in orbita di due esperimenti
Fino Mornasco, Como, 18 maggio 2021: D-Orbit, azienda di logistica e trasporto spaziale, ha annunciato di aver completato con successo la fase di deployment della missione PULSE attualmente in corso. Come previsto in questa prima fase della missione, il veicolo di trasporto spaziale di proprietà dell’azienda, ION Satellite Carrier (ION), ha rilasciato con successo tutti e 20 i satelliti ospitati al suo interno, compresi otto SuperDove del cliente Planet, azienda statunitense di osservazione remota della Terra. Oltre al rilascio in orbita dei satelliti, ION ha inoltre eseguito diverse manovre orbitali.
La missione PULSE è iniziata il 14 gennaio scorso con il lancio di ION a bordo di un razzo Falcon 9 dell’americana SpaceX dallo Space Launch Complex 40 (SLC-40) a Cape Canaveral, Florida. La fase di spiegamento è stata completata l’11 maggio, quando gli ultimi satelliti rimasti a bordo sono stati rilasciati. Durante le settimane che hanno portato alla conclusione della fase di rilascio, il team operazioni di D-Orbit ha inoltre attivato i sei propulsori B20 di Dawn Aerospace, ha convalidato strategie e algoritmi di controllo dell’assetto e dell’orbita, ha analizzato i dati relativi al cambiamento dei parametri orbitali a fine manovra e ha eseguito con successo processi di dinamica di volo.
Le risultanti manovre di cambio dell’orbita hanno quindi modificato l’altitudine del veicolo di 10 km e dimostrato la capacità di ION di modificare il tempo locale del nodo ascendente (LTAN).
“Quando ci siamo resi conto di aver raggiunto questa nuova pietra miliare e di aver eseguito con successo una serie di manovre di cambio d’orbita, abbiamo provato un incredibile scatto d’orgoglio”, ha detto Renato Panesi, CCO di D-Orbit. “Orgoglio per il nostro team tecnico, per il nostro team operativo e per ogni singolo individuo della nostra azienda che ha contribuito a questa missione”.
Questi test, che hanno a malapena scalfito la superficie di ciò che ION è in grado di fare, qualificano la piattaforma come un veicolo di trasporto spaziale a tutti gli effetti, capace di distribuire satelliti in orbite differenti da quella in cui ION stesso viene originariamente rilasciato dal lanciatore. Questa pietra miliare segna un importante passaggio per l’azienda in grado di offrire sia servizi di rilascio di precisione – una capacità già comprovata – sia servizi di trasporto orbitale completo.
“Questa è un’ulteriore convalida del nostro approccio al rilascio in orbita di veicoli spaziali”, ha detto Luca Rossettini, CEO di D-Orbit. “Mentre celebriamo questa pietra miliare e le persone che l’hanno resa possibile, continuiamo a guardare al futuro per studiare modi per sviluppare ulteriormente la nostra tecnologia. Vogliamo contribuire alla creazione di una solida infrastruttura logistica spaziale che permetta davvero l’esplorazione sostenibile dello spazio e delle sue risorse. Questo è solo l’inizio”.
Nelle prossime settimane, il team operazioni eseguirà ulteriori test su ION per spingere oltre il livello di prestazioni.
PULSE è il secondo volo di ION Satellite Carrier, un veicolo di trasporto orbitale progettato, fabbricato e gestito da D-Orbit per trasportare un gruppo di satelliti nello spazio e rilasciarli individualmente, ciascuno in un’orbita distinta. Il veicolo usato in questa missione, chiamato ION SCV Laurentius, è una versione aggiornata di quello usato nella missione ORIGIN lanciata a settembre 2020, dotato di capacità di manovra migliorate e una maggiore capacità di carico. Nel caso di costellazioni di satelliti, la capacità di rilasciare con precisione ogni veicolo spaziale, combinata con un’attenta analisi e progettazione della missione, può portare a strategie di rilascio che accelerano il tempo dal lancio alle operazioni fino all’85% e riducono i costi di lancio dell’intera costellazione fino al 40%.
La missione PULSE è inoltre entrata nella fase di dimostrazione in orbita (IOD) di due esperimenti sviluppati da terze parti e integrati a bordo di ION grazie ad un innovativo sistema plug-and-play. Si tratta di ARGO 1.0, uno star tracker completamente autonomo sviluppato da EICAS Automazione, e DRAGO, una telecamera spaziale a infrarossi a onde corte per l’osservazione della Terra sviluppata dall’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC).
Mentre la missione PULSE procede, D-Orbit sta lavorando alle ultime fasi della preparazione della sua prossima missione, chiamata WILD RIDE, prevista per giugno 2021.

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