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08 Marzo 2023

Torino si conferma la capitale italiana dell’hi-tech e diventa sempre più internazionale

Le startup di Torino hanno raccolto, nel 2022, 400 milioni di Euro (+100% dal 2021), pari al 22% degli investimenti di Venture Capital in Italia.

Oltre l’80% delle startup che hanno raccolto capitali ha una vocazione prevalentemente internazionale ed opera nell’ “hi-tech”.

Torino, 8 marzo 2023 –Nel 2022 raddoppiano gli investimenti in startup a Torino: sono 400 milioni di euro i capitali raccolti dalle imprese innovative, pari al 22% degli investimenti di Venture Capital in Italia, che ha chiuso l’anno con 1,8 miliardi di euro di euro[1].

Un quadro di grande crescita quello che emerge dai risultati della terza edizione della “Ricerca sulle Startup e Sistema dell’Innovazione a Torino”, presentata ieri dal Club degli Investitori. Gran parte di questi investimenti sono stati destinati ad aziende “hi-tech”: DeepTech, Energy & CleanTech, Life Sciences, Software & Cybersecurity, Mobility & Automotive, che rappresentano i settori in cui opera la maggior parte delle imprese innovative torinesi (68% del totale). Torino si conferma così la seconda città in Italia per investimenti di Venture Capital, dopo Milano, e la prima per investimenti nell’ “hi-tech”. Si evidenzia che Newcleo, startup nel settore dell’energia nucleare, ha raccolto 300 milioni di euro, pari al 75% della raccolta totale. Anche al netto di questa operazione, Torino rimane la seconda città in Italia.

Dall’analisi dei round d’investimento è inoltre emerso che l’81% delle startup che hanno raccolto capitali nel 2022 ha una vocazione prevalentemente internazionale. Se si prende in esame le prime 10 imprese per dimensioni del round, il 100% è attiva su mercati esteri o dichiara che impiegherà il capitale raccolto per farlo.

La Ricerca ha anche analizzato le caratteristiche delle 671 startup e PMI innovative (+11% annuale) iscritte al Registro delle Imprese[2] e, per entrare maggiormente nel dettaglio, ha intervistato 150 imprenditori ed imprenditrici. Un altro dato positivo che risulta dalle analisi dei bilanci delle sole startup è l’andamento del valore medio della produzione che è stato di 203 mila euro[3]: + 53% rispetto all’anno precedente ed inferiore solo del 4% al dato nazionale (era stato inferiore del 27% nel 2020). Il fatturato totale delle startup e PMI innovative è stato di 289 milioni di euro e i posti di lavoro generati sono oltre 6.500.

Infine, nel confronto con altre città europee (Monaco di Baviera, Rotterdam e Lione), Torino appare indietro per quanto riguarda il numero di imprese innovative presenti e la loro densità per abitante mentre sorpassa Lione e Rotterdam, a differenza del 2021, per la capacità di attrarre capitali.

Inoltre, dalle interviste emergono alcune richieste alla città: gli imprenditori chiedono maggiore presenza di investitori, più occasioni di networking, e desiderano raccogliere fonti da Business Angel e fondi di Venture Capital, i cosiddetti “smart money”, che dichiarano di avere difficoltà a reperire. Per comprendere meglio la presenza di capitali a Torino, la Ricerca quest’anno ha incluso anche l’intervista diretta agli acceleratori, incubatori ed investitori della città che ha dato modo di evidenziare un sistema dell’innovazione ricco e dinamico: gli intervistati hanno infatti dichiarato, complessivamente, di avere disponibilità finanziaria di oltre 1 miliardo nei prossimi 5 anni. La città si è anche già messa in moto per creare maggiori occasioni di dialogo tra imprenditori ed investitori, basti pensare agli incontri di networking, partiti a fine 2022, di ToTeM – Torino Tech Map, unica piattaforma in Italia del suo genere, o importanti eventi di settore, come l’Italian Tech Week, la principale tech conference italiana che si svolge ogni anno alle OGR -Officine Grandi Riparazioni, che è il più importante hub dell’innovazione nel sud Europa.

Giancarlo Rocchietti, Presidente del Club degli Investitori, ha dichiarato: “Il sistema delle startup innovative sta rapidamente trasformando Torino da una città industriale ad una città “high tech”. È una città ricca di capitali e tecnologie ed ha iniziato ad attirare le prime startup internazionali. Tuttavia, per consolidare il proprio posizionamento nell’ecosistema dell’innovazione globale, Torino dovrebbe aumentare almeno a 1000 il numero di startup, identificare con maggiore precisione i settori prioritari e rafforzare la formazione e lo spirito imprenditoriale dei nuovi imprenditori ”.

Durante l’evento di presentazione del Report, powered by ToTeM – Torino Tech Map, oltre a Giancarlo Rocchietti, Presidente del Club degli Investitori, che ha illustrato i risultati della Ricerca, sono intervenuti Enrico Cattaneo (The Doers), Irene Cassarino (The Doers), Fabrizio Barillari (Electra Vehicles), Simone Pollano (Tevel Aerobotics) e Francesco Signorato (Nebuly).

La ricerca è stata realizzata dal Club degli Investitori con la collaborazione di Comitato Torino Finanza, ESCP – Business School, Growth Capital e ToTeM – Torino Tech Maps.

 

 

 

[1] https://growthcapital.it/growth-capital-e-ita-presentano-losservatorio-trimestrale-sul-venture-capital-q4-22

[2] https://www.registroimprese.it

[3] Analisi effettuata sui bilanci del 2021.

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